L'auto elettrica in questi ultimi anni si sta diffondendo sempre di più, sopratutto gli ibridi (auto che durante la partenza, 0-50 km/h circa utilizzano l'elettricità come fonte di energia e da lì il motore a benzina).
Questo interesse è dato dalla consapevolezza e dall'interesse verso i problemi ambientali, l'inquinamento e il gas serra, l'importanza dell'utilizzo di fonti di energia rinnovabili e non esauribili come il petrolio e, ammettiamolo, anche il caro benzina.
Ma persistono molti dubbi sulle emissioni e sull'effettiva convenienza, economica e ambientale di quest'auto anche tra le autorità competenti


venerdì 16 novembre 2012

Il Rapporto con l'auto


Il rapporto con l'auto  (elettrica e non) sta cambiando.
In una società in cui il rapporto con l’automobile si sta evolvendo, il veicolo elettrico dovrebbe trovare posto. 
Certo, il possesso dell’auto sembra ancora una condizione irrinunciabile per la maggioranza degli automobilisti europei, ma le offerte di alcuni costruttori, che propongono la batteria a noleggio, sono indice che i comportamenti stanno cambiando: si sta progressivamente privilegiando l’uso al possesso in sé. 
Sono numerosi anche I servizi di car sharing, che vedono nell’elettricità la soluzione
ideale per attirare gli utilizzatori alla ricerca di una modalità di spostamento al contempo flessibile, innovativa e poco costosa. Il motivo del servizio è fornire una soluzione di trasporto complementare in situazioni in cui le soluzioni di trasporto collettivo risultino insufficienti o inefficaci. In caso di spostamenti irrealizzabili a causa degli orari, della destinazione o dei costi a carico dell’utente, le
auto elettriche self-service si presentano come una soluzione innovativa e contribuiscono alla razionalizzazione dei comportamenti di mobilità, rendendo l’auto uno dei tanti mezzi di spostamento a disposizione. 
Così, dopo Auto Bleu a Nizza, la città di Parigi e 40 comuni dell’agglomerato parigino lanceranno il servizio Autolib’, un progetto che prevede, nell’arco di alcuni mesi, l’installazione di
1.000 stazioni che offriranno 3.000 veicoli elettrici selfservice 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, nonché più di 6.000 colonnine di ricarica. Servizi di car sharing esistono già in Germania, Regno Unito, Italia, Belgio o ancora Spagna. A quando il passaggio al car sharing dell’auto elettrica? 
Per assicurare la buona gestione del sistema, i veicoli in car sharing dovranno essere connessi, facilitando così il reperimento delle colonnine di ricarica, dei parcheggi disponibili… In questo modo, al di là dell’innovazione tecnologica che rappresenta, l’auto elettrica impone lo sviluppo di strumenti di comunicazione dedicati, che siano integrati nel veicolo o mobili, come le applicazioni smartphone.
Nel quadro dello sviluppo di questo tipo di soluzioni, la sfida del veicolo elettrico consisterà nel far dialogare settori che non sono abituati a intrattenere rapporti di questa dimensione: le infrastrutture, il mondo delle automobili e quello delle telecomunicazioni. Mettendosi d’accordo, gli operatori potranno trasformare il veicolo elettrico nel veicolo del futuro e farlo emergere, in un primo tempo, nell’ambito delle flotte aziendali e delle stazioni di car sharing, dove il modello economico dell’auto elettrica
sembra più adatto. 
Tra il veicolo elettrico, il veicolo a noleggio e il veicolo connesso, infatti, i prossimi anni vedranno certamente la fine dell’auto «multiuso», ovvero del «veicolo posseduto, utilizzato sistematicamente ed esclusivamente dal proprietario per qualsiasi tipo di spostamento».

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