L'auto elettrica in questi ultimi anni si sta diffondendo sempre di più, sopratutto gli ibridi (auto che durante la partenza, 0-50 km/h circa utilizzano l'elettricità come fonte di energia e da lì il motore a benzina).
Questo interesse è dato dalla consapevolezza e dall'interesse verso i problemi ambientali, l'inquinamento e il gas serra, l'importanza dell'utilizzo di fonti di energia rinnovabili e non esauribili come il petrolio e, ammettiamolo, anche il caro benzina.
Ma persistono molti dubbi sulle emissioni e sull'effettiva convenienza, economica e ambientale di quest'auto anche tra le autorità competenti


domenica 11 novembre 2012

Il Futuro dell'Auto Elettrica


Come abbiamo visto precedentemente, uno dei principali problemi dell'auto elettrica sono i tempi di ricarica, sembra però che presto giungerà dalla Korea una soluzione a tale problema.
Il futuro infatti sarà un auto elettrica che si ricarica in 30 secondi.
Un traguardo reso possibile dalle nanotecnologie, che applicate alle batterie agli ioni di litio renderebbero 120 volte più veloce l’operazione di ricarica di un’automobile elettrica rispetto ai miglior accumulatori attualmente in commercio.
Qualora questa tecnologia dovesse diventare realtà, potrebbe essere fornita in esclusiva all’industria nazionale, non solo automobilistica.
Il gruppo Hyundai, godrebbe così di un vantaggio competitivo straordinario e il colosso dell’information technology, Samsung, avrebbe occasione di “vendicarsi” della guerra dei brevetti in corso con Apple.
Le batterie agli ioni di litio (Lithium-ion batteries - LIBs) sono oggi il cuore di oggetti molto diversi fra loro: telefoni e smartphone, automobili elettriche e ibride e impianti di accumulo, come quelli abbinati ai pannelli fotovoltaici. “Allo stato attuale della tecnica - spiega il professor Jaephil Cho nella pubblicazione scientifica realizzata con il suo team - le batterie LIBs convenzionali non sono compatibili per applicazioni che richiedono un'alta potenza, come i veicoli elettrici o ibridi, perché hanno un limite: richiedono un lungo tempo di ricarica, ovvero hanno un limitato tasso di capacità elettrica”.
“Di recente - continua il professore - l’attenzione si è spostata su un nuovo materiale, l’ossido di litio e manganese (formula LiMn2O4), che presenta una struttura molecolare tridimensionale che forma un tunnel dove può avvenire la migrazione degli ioni di litio. Quest’ossido può sopportare elevate tensioni elettriche di esercizio, è disponibile in abbondanza in natura, ha un costo ridotto di lavorazione, bassi livelli di tossicità e un profilo voltaico eccellente”.
Ma la diffusione delle automobili elettriche dipenderà sostanzialmente dal poter caricare le batterie in pochi minuti, un tempo comparabile a quello a cui l'operazione di rifornimento di benzina e gasolio ci ha abituato da decenni.
Secondo i risultati ottenuti dagli esperimenti condotti in laboratorio, questa nuova tecnologia permetterebbe ad una batteria agli ioni di litio di essere ricaricata al 97% in 100 secondi (1 minuto e 40 secondi), mantenendo la capacità di sviluppare più del 63% della capacità iniziale dopo 2.000 cicli di carica/scarica della durata di 3 minuti e garantendo sempre la stessa potenza.
Concludendo con le parole degli autori della scoperta, è come se “ogni singolo nanocristallo fosse collegato elettricamente e ionicamente in parallelo.
Crediamo che questo sia il cammino da intraprendere per migliorare la capacità delle batterie al litio, la loro velocità di ricarica senza intaccarne la densità energetica”.
Fino ad arrivare al giorno in cui, finalmente, potremo rifornire di elettricità un'automobile in 30 secondi e guidare senza emissioni, senza rumore e senza le limitazioni tecnologiche del presente.

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