L'auto elettrica in questi ultimi anni si sta diffondendo sempre di più, sopratutto gli ibridi (auto che durante la partenza, 0-50 km/h circa utilizzano l'elettricità come fonte di energia e da lì il motore a benzina).
Questo interesse è dato dalla consapevolezza e dall'interesse verso i problemi ambientali, l'inquinamento e il gas serra, l'importanza dell'utilizzo di fonti di energia rinnovabili e non esauribili come il petrolio e, ammettiamolo, anche il caro benzina.
Ma persistono molti dubbi sulle emissioni e sull'effettiva convenienza, economica e ambientale di quest'auto anche tra le autorità competenti


domenica 18 novembre 2012

La Controversia


Il mercato dell'auto elettrica, in europa stenta a decollare, per via dei difetti tuttora presenti nelle auto elettriche, ma soprattutto per i costi; occorrono infatti dai 30 ai 40 mila euro per acquistare una di queste auto.
Ad accompagnare questi problemi vi è una controversia tutt'ora molto accesa riguardo alle emissioni di questi mezzi.
In sostanza l'energia elettrica necessaria per caricare le batterie e per far circolare le auto viene prodotta da combustibili fossili e il problema dell'inquinamento non viene certo risolto, ma semplicemente traslato in altre aree geografiche.
Questo concetto è stato ribadito in un recente studio condotto dall'istituto tedesco Oeko-Institut e commissionato dal Ministero dell'Ambiente.
In concreto, secondo lo studio, un aumento delle auto elettriche potrebbe portare con sé un aumento più che proporzionale delle emissioni di CO2 legate ai trasporti.
Anzi l'ingresso sul mercato di un milione di vetture nel 2022 porterebbe ad un taglio di emissioni di anidride carbonica solo del 6%, mentre con la diffusione di motori termici più efficienti la riduzione sarebbe pari al 25%.

Questa tesi è stata in qualche modo “smentita” da un'indagine del Cives (Commissione Italiana Veicoli Elettrici Stradali), spiegata dal presidente della Commissione, Pietro Menga a Repubblica.it.
Menga, pur ribadendo l'importanza delle energie rinnovabili in assoluto, ha sottolineato che ciò che veramente conta non è tanto che le auto elettriche abbiano impatto nullo o quasi nullo sul sistema ambientale, quanto piuttosto che questo impatto sia sensibilmente minore rispetto alle auto con motore termico.
Per cui le auto elettriche non sono una buona soluzione solo con un sistema alimentato da fonti rinnovabili, lo sono comunque, ma con un tale sistema lo sarebbero ancora di più.

Per chiarire meglio questo concetto il Cives ha calcolato le emissioni della rete di generazione elettrica per ogni chilowatt/ora prodotto e le ha incrociate con il consumo di un'auto elettrica.
Dai dati emerge che ogni chilowatt/ora messa in rete dalla centrali termoelettriche italiane emettono mediamente circa 630 grammi di gas serra.
Considerando l'apporto delle energie rinnovabili, la quota si riduce a 400 gr serra per chilowatt/ora reso ai consumi.
Ora, siccome un'auto elettrica consuma dalla rete elettrica da 0,13 a 0,18 chilowatt/ora al chilometro, segue che le emissioni complessive di gas serra si posizionano complessivamente tra i 60 e gli 80 grammi al chilometro.
Seguendo lo stesso ragionamento anche per le auto a motore termico, cioè considerando oltre alle emissioni dirette anche quelle indirette prodotte da estrazione, trasporto, raffinazione dei carburanti, si scopre che le migliori auto di piccola cilindrata presenti sul mercato si posizionano intorno ai 110-120 grammi per chilometro.
Quasi il doppio.

I dati precisi dell'indagine, compresi i modelli di auto considerati sono disponibili in formato pdf sul sito di Repubblica.it a questo indirizzo.


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